
Il primo vetro di cui si ha notizia in Egitto risale al Periodo Predinastico, durante il V e il IV millennio a.c. Si otteneva mescolando polvere di silice, calce e soda, che si colorava con un minerale di rame, la malachite. Poi si fondava il tutto ad alte temperature. La sostanza risultante veniva applicata su un nucleo fatto di polvere di silice e argilla o steatite. In tal modo si facevano collane e amuleti, figurine come gli ushabti, incrostrazioni e la rifinitura di statuine e vasi. Il cristallo risale al Predinastico e al tempo della'Antico e del Medio Regno. Si fabbricarono con esso gioielli, amuleti, figurine di animali e mosaici. La produzione di vasi di vetro iniziò verso il 1500 a.C., precisamente durante il regno di Thutmosi I. Questa novità fu dovuta all'espansione dell'Egitto in Medio Oriente. Nel Nuovo Regno sono documentati vari centri di produzione del vetro: Malqata, Tell el-Amarna e Lisht. Dopo il Nuovo Regno si verificò un declino del potere reale cosa che tra l altro comportò un rallentamento della produzione del vetro. In epoca greco-romana vi furono due centri importanti, uno ad Alessandria e l altro a Naucrati, dove si fabbricavano prodotti seguendo lo stile greco.
L'uso del vetro celeste con incrostazioni di motivi ornamentali in colori contrastanti fu abbastanza diffuso durante la XVIII dinastia e anche nelle più tarde imitazioni di piccoli oggetti per la cura del corpo, come i recipienti per i cosmetici, i profumi e gli unguenti.

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