sabato 20 marzo 2021

Il mio nuovo libro: Immortali - Le mummie di uomini e donne dell'antico Egitto.

 Con questo post voglio inaugurare il nuovo blog. Ormai è passato circa un anno dal mio ultimo post ed è arrivato il momento per me di tornare a scrivere di antico Egitto. Dopo un anno di ricerca, passato per la maggior parte a leggere e a scrivere, posso finalmente preannunciare l'uscita del mio primo libro dedicato esclusivamente all'antico Egitto.


In questo libro tratterò non solo i processi di mummificazione, ma analizzerò per voi la maggior parte delle mummie giunte fino ai nostri tempi da quel lontano passato. Il libro al momento è ancora in fase di elaborazione, sarà possibile acquistarlo probabilmente da luglio o al più tardi a settembre. Tuttavia, ho deciso, di regalarvi un piccolo estratto di uno dei capitoli. Buona lettura...

La mummia di Tetishery:

Verso la fine della XVII dinastia, la famiglia regnante tebana iniziò un processo di unificazione del paese sotto il proprio potere. L’Egitto in quell’epoca era sotto il controllo di una popolazione straniere, gli Hyksos. Tetishery era di origine popolana ed era la moglie di Senekhtenra Ahmose, un potente sovrano. Ella sopravvisse a suo marito per diversi anni, in particolare venne onorata durante le dinastie del Nuovo Regno come madre della stirpe faraonica. La tomba è attualmente sconosciuta.

Questo corpo venne ritrovato all’interno di una bara con i nomi di Ramses I. Oggi si pensa possa appartenere proprio alla regina Tetishery. Fu solo quando il corpo venne completamente sbendato che ci si rese conto che erano i resti di una donna anziana, all’incirca 70 o 75 anni.

Elliot Smith datò la mummia alla XVII dinastia, poiché era palese che le tecniche di imbalsamazione fossero quelle tipiche della prima parte di questa dinastia. Tuttavia, non fu in grado di identificare l’identità della donna, che venne quindi soprannominata come “unknown woman B”.

La mummia, come molti altri corpi reali, era stata gravemente danneggiata dai ladri quando l’avevano spogliata dei gioielli che una volta indossava.

Questa donna sconosciuta era ovviamente, come già accennato, una donna ovviamente anziana, visibilmente calva e ciò che le rimaneva della sua chioma erano delle trecce bianche intrecciate con capelli artificiali (foto).

La testa, spezzata dal corpo (anche il braccio destro è rotto), è stata la prima ad essere esaminata. I raggi X hanno mostrato la stessa forma del cranio vista in quattro generazioni delle prime mummie del Nuovo Regno, in particolare le donne. Difatti ha una testa ovale, corta, larga e con un mento appuntito. Sfortunatamente è difficile procedere con delle misurazioni specifiche a causa dei frammenti ancora presenti di una parrucca. Questa sola caratteristica poteva essere sufficiente a suppore che si trattasse di Tetishery.

Il corpo presentava inoltre dei denti particolarmente usurati e un molare addirittura aveva un’angolazione insolita nella mascella, oltre ad una sporgenza mascellare particolarmente marcata. In gergo, aveva i cosiddetti denti da coniglio. Caratteristiche dentali che peraltro si possono ritrovare anche nei suoi discendenti.

Si può notare inoltre che la tecnica di mummificazione presenta una somiglianza evidente a quella utilizzata sul corpo di Lady Ray. La pelle risulta annerita, come nella mummia di Nefertari e il viso è coperto da resina. Sono presenti piccole perforazioni nei lobi delle orecchie. La ferita di imbalsamazione misura circa 11,6 mm in lunghezza e 0,50 mm in larghezza. Manca il rivestimento perianale di resina, esattamente come nel caso di Nefertari. I seni sono piccoli e sbilenchi. Manca la mano destra.



La bara che conteneva la regina fu probabilmente realizzata durante la XXI dinastia, quando le mummie reali furono nuovamente sepolte. Realizzato in sicomoro, probabilmente non venne costruito appositamente per lei. Un foro sulla fronte indica la presenza, originariamente di un Ureo, che forse è andato perduto o rubato.

Il legno della bara è stato ricoperto da uno strato di intonaco, poi dipinto e dorato. Poco di questa colorazione è sopravvissuta e la superficie del sarcofago è stata gravemente danneggiata.

I sacerdoti della XXI dinastia avevano chiaramente l’impressione che il corpo fosse quello di Ramses I, scrissero così i suoi cartigli e non il nome della regina. Questo errore è da imputare quasi sicuramente alla fretta con cui dovettero mettere in salvo queste mummie.


Il mio nuovo libro: Immortali - Le mummie di uomini e donne dell'antico Egitto.

 Con questo post voglio inaugurare il nuovo blog. Ormai è passato circa un anno dal mio ultimo post ed è arrivato il momento per me di torna...