Horemheb è considerato l'ultimo re della XVIII dinastia, in realtà vi è collegato solo grazie a Manetone e agli storici moderni. Infatti egli non deve nulla a questa dinastia, alla quale non appartiene né per sangue né per parentela; anche se probabilmente sua moglie aveva un qualche legame con Amenhotep IV, il futuro Akhenaton, quindi egli non aveva certo diritto alla corona; Horemheb prese il potere grazie a un oracolo di Amon. Discendente di una famiglia di nomarchi, sembra che si sia specializzato molto presto nella carriera militare diventando capo degli arcieri sotto Akhenaton e poi comandante dell'esercito durante i regni di Tutankhamon e Ay, ordinò la costruzione di una tomba per sé e per la propria famiglia a Saqqara. In seguito, divenuto faraone, ne volle un'altra nella Valle dei Re.
La Tomba di Saqqara
La tomba di Horemheb a Saqqara venne depredata nel XIX secolo. Durante i saccheggi furono estratti dalle due corti interne alcuni blocchi con rilievi. In seguito la tomba rimase sepolta sotto la sabbia per essere riportata alla luce nel 1975 da una spedizione anglo olandese. Presenta una sovrastruttura con sale ben conservate di mattoni crudi e calcare e una sottostruttura scavata nella roccia, con gallerie e sale. La tomba fu costruita con materiali presi dalla piramide di Djoser, la prima corte è circondata da colonne papiriformi disposte su due file, ha un pavimento in calcare con la parte centrale affossata. Tra le due corti, decorate con rilievi di ottima fattura, vi è un magazzino, dove furono ritrovate alcune statue di Horemheb. I rilievi delle due corti sono ormai dislocati nei musei di tutto il mondo. Nelle scene viene posto l'accento sull'aspetto militare. Il generale Horemheb riceve delegati forestieri o prigionieri e il faraone lo ricompensa con collane d'oro per le sue imprese. Vengono inoltre trattati altri temi quali il rituale funerario, scene domestiche e di offerte. Lo stile raffinato dei rilievi civili rivela l'influenza dell'arte amarniana. Si notano rilievi di carattere religioso nelle decorazioni delle pareti, ma anche sulle stele sui vasi sei capitelli delle colonne e sulle false porte. La rappresentazioni di stranieri nella tomba è di eccellente fattura. L'artista è riuscito a riprodurre fedelmente le caratteristiche fisionomiche. Sono raffigurati alcuni prigionieri nubiani che presentano tratti molto realistici: si notano in modo particolare le rughe, i menti, l'abbigliamento e la grande varietà di posizioni. La policromia è parzialmente conservata. Un frammento di un rilievo della tomba di Horemheb a Saqqara mostra l'accoglienza riservata ai delegati dei Paesi stranieri assoggettati all'Egitto. Horemheb indossa numerose collane d'oro, segno del coraggio dimostrato nelle imprese belliche. Questo frammento è conservato nel Museo di Leida (Paesi Bassi).In un altro rilievo, Horemheb appare inginocchiato e con le mani rivolte verso l'alto in sergno di lode e di adorazione. Questo rilievo non è dotato delle medesime qualità ritrattistiche notate invece in altri rilievi. La tomba è stata anche oggetto di restauro.
La tomba della Valle dei Re: la KV57
Fu scoperta nel 1908, dall'egittologo britannico Edward Ayrton e ha la stessa struttura di ipogei precedenti della Valle dei Re, ma sono state aggiunte diverse caratteristiche uniche. Una rampa discendente di scale è stata tagliata tra i pilastri della camera sepolcrale, una seconda serie di scale successive. Entrambi portano a una cripta a un livello inferiore. Inoltre, una camera laterale inferiore è stata ricavata negli annessi del lato sinistro della seconda camera con pilastri.
La decorazione della tomba non è finita, e molte parti sono state lasciate in varie fasi di lavoro, permettendo agli studiosi di studiare i processi coinvolti nella preparazione dei rilievi. Nelle decorazioni della tomba della Valle dei Re è stato introdotto il bassorilievo, che va a sostituire i semplici disegni pittorici delle decorazioni murali. Per la prima volta vengono introdotte scene del Libro delle Porte nella camera funeraria. Tra gli oggetti del corredo funebre, vi erano resti di tessuti, feretri ecc; mentre i resti di Horemheb non sono stati trovati, ma esistono prove che la tomba era una volta sigillata. Il coperchio del sarcofago rotto trovato disteso sul pavimento, così come i canopi e gli arredi, suggeriscono che la sepoltura è stato depredata.
La terza tomba...
Esiste anche un'altra tomba di Horemheb a Tell el-Amarna, di minore importanza, fatta costruire quando era ancora a servizio di Akhenaton, prima che venisse iniziata la costruzione della tomba di Saqqara.