lunedì 1 gennaio 2018

I cinque motivi che rendono Alessandro Magno il più grande uomo di sempre.

L'articolo che segue non ha nessuna valenza storica o imparziale, anzi, è il mio personale tentativo di dare una risposta a tutti coloro che mi chiedono: Perché questa ossessione per Alessandro il grande? Perché proprio lui?
Di grandi uomini la storia ne è francamente zeppa, mentre leggete queste righe quasi sicuramente nella vostra mente si affollano nomi come: Napoleone, Cesare o anche Ramses il grande. Tuttavia è mia personale opinione che uno solo fra molti meriti di essere ricordato come il più grande, e quell'uomo risponde al nome di Alessandro Magno.
Molto si è scritto sulla sua vita, sulle sue gesta o sull'enigma della sua tomba, ma c’è qualcosa al di sopra di tutto ciò che lo rende leggendario: la sua umanità. Andiamo quindi ad analizzare i cinque motivi che lo rendono il vero re dei re.


I - La sua fragilità:  Alessandro era solo un ragazzo quando a vent’anni fu chiamato da una sorte ironica a prendere l’ingombrante posto di Filippo. Cresciuto dalla madre alla stregua di un dio, considerato un debole da suo padre, in Alessandro si muovevano potenti incertezze. Di animo sensibile e delicato si fece forza nelle avversità, piegando al proprio volere anche la sua natura più deteriore, superando gli ostacoli e non cedendo mai alla paura.

II - I suoi sogni: Alessandro più di chiunque altro nella storia aveva una propria idea del mondo, popoli uniti in un unico scopo, Oriente e Occidente insieme. Egli era un visionario, e ogni visione, per la consistenza stessa dell’essere che la crea, è lo specchio dell’uomo che la partorisce. Pertanto si può dire di Alessandro che egli era al di sopra di ogni pregiudizio e razzismo.

III - Bianco o nero: Egli era un uomo senza mezze misure, tutto o niente. Solo gli uomini coraggiosi vivono nell’estremismo delle proprie passioni. Poteva essere generoso come nessun’altro ma al contempo non perdonava il tradimento. Amava e odiava in egual modo. Un uomo che non vede i grigi è un uomo che non si può corrompere.

IV - Le capacità militari: Alessandro aveva doti innate, il fiuto, l’intelligenza e il cuore per riuscire sempre nei suoi scopi. Vinse ogni nemico, batté ogni re o capo tribù che si ritrovò davanti, dimostrando grande senso pratico, misericordia per i vinti e per coloro che si arrendevano.

V - Il coraggio e la passione: Non serve spiegare cosa siano, ma Alessandro oltre a possedere queste doti, era capace di suscitarle in coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo: “Come faccio a spiegare cosa significa avere vent’anni e credere quando Alessandro ti guardava negli occhi di poter fare qualsiasi cosa” . Tolomeo.

Egli di certo non era perfetto, uomo come tutti, ma è proprio questa sua umanità, questa sua immensa ricerca di un confine a renderlo il più grande, poiché nessuno come lui è riuscito meglio in tali intenti. Per concludere vorrei semplicemente aggiungere che anche Napoleone e Cesare dovettero ammettere a malincuore che mai esisterà un altro Alessandro. E cosa ne avrebbe pensato Ramses II? Semplice, lo avrebbe amato e ammirato come un fratello. 

Il mio nuovo libro: Immortali - Le mummie di uomini e donne dell'antico Egitto.

 Con questo post voglio inaugurare il nuovo blog. Ormai è passato circa un anno dal mio ultimo post ed è arrivato il momento per me di torna...