L'insegnamento, nelle suole di palazzo come nelle Case di Vita, prevedeva la copia di una serie di testi, tra i quali, oltre ai classici della letteratura egizia, figurava anche una sorta di manuale a uso degli studenti, organizzato come un compendio delle conoscenze e noto come kemit.
La maggior parte delle grandi opere della letteratura egizia ci è giunta grazie ai "compiti" degli antichi abitanti della valle del Nilo. L'apprendimento della lingua e dei suoi diversi tipi di scrittura era piuttosto complesso. L'insegnamento si basava sul "copiato" di frasi o testi interi in ieratico e geroglifico. Inoltre, benché fosse piuttosto frequente la copia di testi del Medio Regno (2040 - 1786 a.C.), scritti in egizio classico, una grossa importanza veniva data anche a una serie di testi scolastici, il principale dei quali era il celebre kemit, che conteneva un insieme di frasi e di nozioni utili allo scriba. Tra l'altro, venivano utilizzati sia modelli di lettere che liste di nomi reali. Il "copiato" consentiva all'alunno di imparare sintassi e stile. Gli antichi studenti egizi copiavano anche testi di matematica e di astronomia. A differenza degli attuali loro colleghi, gli egizi non sostenevano esami o, perlomeno, non se ne conosce fino al Periodo Tolemaico (332-30 a.C.).