venerdì 26 novembre 2010

L'Egitto nel Barocco

Il Barocco in Europa comprende l'intero XVII secolo e la prima metà del XVIII; rappresenta un periodo di apertura verso un'arte piena di dinamismo, contrasti e audace spettacolarità, nonché di raffinata sensibilità.

Il Barocco offre un immagine dell'Egitto spesso distorta dalla mancanza di conoscenza della sua realtà storica e culturale. Tuttavia, era un elemento abbastanza frequente in numerose opere d'arte di tutto questo periodo, sia come scenario di episodi biblici, come nel caso di rappresentazioni della vita di Mosè o della fuga in Egitto della Sacra famiglia, sia come tema centrale di opere pittoriche e di sculture. Si distinguono, in questo secondo gruppo, episodi della vita di Cleopatra (ad esempio ''Lo sbarco di Cleopatra a Tarso'' di Lorrain, a destra), così come la presenza, a Roma, di obelischi con scritte a caratteri geroglifici, sebbene interpretati con molta libertà e immaginazione. A partire dalle opere di Gian Lorenzo Bernini a Roma, specialmente durante il pontificato di Urbano VIII, le fontane ricoprirono un ruolo di primo piano nel paesaggio romano. Le idee di Bernini saranno poi oggetto di imitazione per molto tempo. Egli inaugurò un nuovo concetto di fontana come scultura vera e propria, attraverso complessi gruppi di figure, e talvolta con l'introduzione di elementi derivati e tradotti dalla cultura egizia. Le fontane di Bernini si adattano allo spazio che le circonda e, allo stesso tempo, formano un elemento dominante dell'insieme. Quindi durante l'epoca del Barocco, l'Egitto fu oggetto di straordinaria attenzione da parte di artisti, che con le loro opere accontentarono il gusto di vari committenti: monarchi, nobili, borghesi e papi.

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