La Villa Adriana è un complesso monumentale in cui sono mirabilmente sintetizzate diverse culture che l'imperatore Adriano conobbe durante i suoi lunghi viaggi, specialmente quelle della Grecia, dell'Asia Minore e dell'Egitto. La villa, poi utilizzata da altri imperatori, fu abbandonata nel Medioevo.
La Villa è un insieme di edifici fatti costruire dell'imperatore romano Adriano (117-138 a.C.). Si trova a circa 25 Km da Roma e occupa un territorio di 120 ettari a sud-ovest di Tivoli. Il suo legame con l'Egitto è chiaro: Adriano dedicò uno spazio alla riproduzione di una città del Basso Egitto, Canopo, non molto lontano da Alessandria, la città più importante del mondo ellenistico nel Periodo Tolemaico; oggi Abuqir. Secondo quanto racconta Strabone, il canale che univa le due città ''si riempiva di giorno e di notte di imbarcazioni cariche di gente che suonava musica e danzava in modo lussurioso senza fermarsi mai''. A Canopo vi era un tempio in onore di Serapide, meta di pellegrinaggi. Questo dio fu venerato al tempo dei Tolomei, poiché l'Egitto era più vicino al mondo ellenistico che ai propri culti antichi. Si tratta della fusione di tre divinità: Osiride, Api e Ra, in lui si uniscono i concetti di fertilità agricola, vita e morte; fu una divinità che venne onorata anche nello stesso Impero romano. Sembra che il Serapeo di Canopo sia stato distrutto nel 391 dall'imperatore Teodosio, in base a un ordine contro i culti pagani.
Adriano trascorse a Roma pochi anni del suo regno, in quanto si dedicò a visitare il suo vasto regno. Nella costruzione della sua villa, l'imperatore programmò una sintesi delle principali culture dell'Impero romano; fece erigere edifici che le ricordavano, sfruttando e unendo elementi architettonici, scultorei e naturali, come l'acqua o i giardini. Le culture più rappresentate sono quella greca e quella egizia, dalle quali l'imperatore di origine spagnola trasse gli edifici che lo avevano più colpito:teatri greci, un ninfeo che evocava la tholos (tempio circolare) della Venere di Cnido, un ginnasio, biblioteche, esedre. Sono presenti molte statue, anche se la maggior parte è andata perduta con il tempo o a causa dei collezionisti privati. Comunque, pur comprendendo allusioni a modelli egizi, Villa Adriana è unanimemente considerata come una delle più felici espressioni dell'architettura romana.
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