domenica 8 marzo 2015

Chi riposa ancora nella Valle dei Re?

Spesso, quando si affrontano questioni riguardanti l'antico Egitto, il punto di partenza è dato da una situazione non chiara o da una situazione paradossale; ma infondo, è proprio questo che amiamo dell'archeologia. Quella sensazione che il passato sia da scoprire con la stessa trepidazione ed enfasi del nostro futuro: nulla è certo, nulla è scontato e tutto può essere scritto, o in questo caso, riscoperto.
La Valle dei Re non fa certo eccezione a questa regola. Sembra quasi incredibile, ma di questo sito archeologico si sa ancora relativamente poco, nonostante le ricerche siano iniziate da oltre due secoli. I ricercatori non escludono che nuove sepolture possano ancora essere riportate alla luce. D'altra parte, molte tombe erano già state individuate e violate nell'antichità: soprattutto durante il periodo ramesside, la profanazione e il saccheggio delle sepolture reali divenne un'attività molto praticata.


Uno dei paradossi a cui si accennava prima è che nella Valle non sembra esserci traccia della tomba di Amenhotep I, la cui mummia fu ritrovata nel 1881 nel nascondiglio di Deir el-Bahari. In passato, alcuni egittologi hanno ritenuto di poter attribuire a questo faraone la tomba classificata con la sigla KV 39 (dove KV sta per Kings Valley), ma non è stato possibile verificare questa ipotesi. La prima sepoltura della Valle dei Re certamente appartenuta a un sovrano della XVIII dinastia, quindi, è la tomba KV 20, fatta costruire per Thutmosi I; di conseguenza, dove è sepolto Amenhotep I?

Ipotesi I: KV 39
L'archeologo John Rose, che scavò in questa tomba per circa cinque anni, si convinse che questo sepolcro potesse effettivamente essere l'ultima dimora di Amenhotep I. Rose era convinto che ogni nuovo faraone facesse scavare la propria tomba a sud-ovest di quella del suo predecessore. Questa teoria regge a tastoni solo per le sepolture dei primi re della XVIII dinastia. Di conseguenza, se dovessimo prenderla per buona e considerassimo come attendibile questa idea, dovremmo considerare l'ipotesi che la tomba di Ahmosi (predecessore di Amenhotep I) è probabilmente collocata nei pressi delle rampe dei templi di Deir el-Bahari.
Ipotesi II: K93.11
Questa sepoltura, che si trova a nord-ovest dalla tomba di Shuroy (TT 13), nella necropoli di Dra Abu el-Naga, è stata candidata dall'archeologo Daniel Polz come probabile sepoltura di Amenhotep I. A sostegno della sua ipotesi, sono state ritrovate alcune ceramiche databili all'inizio della XVIII dinastia. Inoltre, nel papiro Abbott, la tomba di Amenotep, viene indicata con il termine: 'kai, che alcuni hanno tradotto con: "l'alto luogo"; in effetti, la K93.11, si trova in posizione elevata.
Ipotesi III: AN-B
Questa tomba è incastonata nella montagna tebana, alle spalle della collina di Dra Abu el-Naga, non lontanissimo da Deir el-Bahari. Quando nel 1914 Howard Carter sostenuto da Lord Carnarvon, era ancora sulle tracce della tomba di Tutankhamon, scrisse un articolo poi edito nel 1916, in cui sosteneva che tale sepoltura non solo era lo stereotipo di tutte le tombe della XVIII dinastia, ma che doveva per forza appartenere ad Amenhotep I. Carter si convinse di questo anche in seguito alla misurazione della tomba, che corrisponde esattamente alle misure date nel papiro Abbott. Inoltre sono state ritrovate delle ceramiche che riportano diversi nomi di personaggi illustri dell'inizio della XVIII dinastia.

Infine, potremmo anche arrivare a prendere in considerazione una quarta ipotesi: e se l'ultima dimora eterna di Amenhotep I è ancora là fuori da qualche parte? Questo al momento non ci è dato saperlo. Tuttavia, ci sono diverse tombe che mancano all'appello, come quella di Ramses VIII, per approfondire segnalo un articolo precedente: L'enigmatico Ramses VIII.
Nondimeno, in archeologia, la ricerca è altrettanto importante. Molti dei cantieri di scavo e di restauro della Valle dei Re resteranno aperti ancora a lungo. Dopo oltre due secoli di ricerche, infatti, c'è ancora tanto da fare. Non si tratta solo di portare alla luce nuove tombe, poiché la Valle non potrà mai essere considerata una "storia finita", come erroneamente si pensava all'inizio del XX° secolo; ma anche di salvare quelle a rischio di deterioramento o di distruzione. Tra i lavori ancora in corso, ricordiamo quelli della tomba KV 56, la famosa "tomba d'oro", ma anche quelli della KV 5, l'enorme sepoltura dei figli di Ramses II.
Quanto alla tomba stessa di Ramses, la KV 7, una squadra di egittologi francesi è all'opera dal 1993 per renderla più stabile (fu costruita su una falda acquifera) e ripulirla dai sedimenti che si sono depositati sulle ricche decorazioni murali, una parte delle quali è purtroppo andata distrutta. Una cosa è certa: la Valle dei Re ha ancora tanto da rivelare agli studiosi e agli appassionati. È lecito chiedersi, semmai, se tutti i suoi segreti verranno mai svelati. Ma proprio in questo aspetto, forse, risiede il fascino di questa necropoli, in grado di tenere vivo l'interesse di generazioni di archeologi e ricercatori.

Per approfondire: 
G.L.Franchino - Alla ricerca della tomba di Amenhotep I - Ananke
N.Reeves/R.H.Wilkinson - The Complete Valley of the Kings - Themes & Hudson - pag.88-91

8 commenti:

  1. Grazie Genny per tutto quello che pubblichi, sempre interessante.

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    1. di niente Anita, grazie a te per il tuo imperituro sostegno! :)

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  2. Detto e fatto, ottimo. Concordo in pieno e aggiungo: ho provato a rinumerare le tombe in base alla presunta sequenza di scavo (non quella fuorviante classica) tralasciando quelle di dignitari, familiari e pozzi vari (frequenti con la 18° dinastia). Consideriamo che la prima sia effettivamente quella di Hatschepshut/Tutmosi I (ex 20) – seconda quella di Tutmosi III (ex 34 ed ecco perchè penso che quella di Tutmosi II, al pari di Amenhotep I siano state scavate fuori della valle) – terza quella di Tutmosi I (ex 38 – spostato qui dalla ex 20 ) - quarta la ex 42 simile per forma a quella di Tutmosi III anche se non attribuibile ad un faraone – quinta quella di Amenhotep II (ex 35 - si nota un cambio di stile, via la camera a cartiglio e maggiore geometricità con corridoi che cambiano direzione ad angolo retto) – sesta quella di Tutmosi IV. Qui mi fermo un attimo dato che con Amenhotep III, non si sa bene perchè, si passa alla valle dell'ovest. Tralascio la 39, dato che la trovo fuori luogo e mi sembra più un prototipo di prova (si trova anche poco distante dal villaggio a monte dei costruttori). Benchè sia stata poi utilizzata effettivamente come sepoltura, non credo sia quella di Amenhotep I e men che meno Tutmosi II. Tornando alle prime 5/6 tombe reali, si nota la sequenza in direzione circolare, partendo da Hatshepshut e tornando a Tutmosi IV e la posizione sotto le falesie. C'è stata forse una logica in questo? Non so, sta di fatto che poi Amenhotep III (ex 22 e ora settima) decide di cambiare valle e così anche il futuro successore Amenhotep Iv/Akhenaton (prima di trasferirsi ad Amarna) al quale mi azzardo ad attribuire l'ottava (ex 23) poi usurpata da Ay. Trasferimento ad Amarna e conseguente breve abbandono della valle, per poi tornare ad essa con Tut Ankh Amon.
    Contrariamente che per le tombe della 20° dinastia, visibili e con l'accesso chiuso da un portale di legno (almeno sembra), le sepolture della 18° e in parte 19° dinastia erano occultate alla vista (il papiro Abbott fa capire che i saccheggi probabilmente erano già iniziati anche prima del trasferimento delle sepolture nella valle). Non so se si fossero già perse le cognizioni di dove fossero stati sepolti i primi faraoni, ma più probabilmente per comodità e una certa urgenza, Ay fa seppellire Tut Ankh Amon, e di riporto Akhenaton, in piccole tombe al centro della valle (ex 62 e 55) forse appartenute in precedenza a qualche sposa reale o dignitario, mentre lui si prenderà la ex 23. Siamo così alla nona e decima tomba reale. Arriva Horemheb (ex 57 – undicesima) e comincia il caos. Da qui in avanti si scaverà non più sotto le falesie, ma nei fianchi scoscesi che convergono verso il centro valle fino a giungere ad una concentrazione tale da causare le famose collusioni e farci perdere qualche sepoltura appunto (Ramses VIII, Smenkhare alias Nefertiti, etc.), dato che anche con la numerazione corretta/sequenziale non si riesce più ad avere una certa logica. Resta il fatto che abbiamo mummie di faraoni senza luogo di sepoltura e viceversa, il che ci porta a pensare anche che una di queste tombe mancanti potrebbe essere un'altra cachette. Meglio così, un po' di mistero non guasta mai.

    Bibliografia:
    oltre ai due ottimi libri da te citati, per me il migliore resta “La valle dei Re” di John Romer del 1981. Cito inoltre l'omonimo di Christian Jacq del 1998 , “Valley of the Sun Kings” di Richard Wilkinson del 1995 e “La tomba perduta” di Kent Weeks del 1999.
    Inoltre la rivista americana KMT e il bollettino semestrale della Egypt Exploration Society di Londra.
    Ultimo, ma non meno importante, il sito internet del Theban Mapping Project, anche se purtroppo non aggiornato dal 2013.


    Vita Prosperità e Salute



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    1. Ogni promessa è debito :)

      cit.: "Smenkhare alias Nefertiti"

      Voglio fare una sola precisazione su Smenkhara, anche io sono convinta che si tratti di Nefertiti, ma al sostegno di tale ipotesi non ci sono prove concrete, quindi bisognerebbe parlarne con un punto interrogativo e senza darlo per scontato, non per qualcosa, ma solo per chi in futuro leggerà questi commenti e penserà che questa identificazione è certa. Per quanto riguarda la tomba detta di Ay, anche io ho molti punti di domanda, primo fra tutti, a chi appartiene il nome del Ka presente nella tomba? Di certo non ad Ay, di certo non ad Akhenaton, allora a chi?
      Nel mio prossimo viaggio in Egitto a settembre, starò una settimana solo a Tebe Ovest, in quella occasione spero di riuscire ad approfondire diverse incognite.

      Ankh Udja Seneb anche a te!

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    2. Beata te, e magari soggiornando da Jane Akshar.

      Giustissima la tua osservazione su Smenkhara/Nefertiti. E' ovvio che è la mia personale convinzione in base a quanto finora scoperto. Niente di certo e confermato vista la nebbia alzatasi su quel periodo "eretico" e affascinante e sul quale ci sarebbe tanto da discutere.

      Cambiando discorso, non si sa più niente del presunto ritrovamento della tomba di Imhotep da parte di un archeologo svizzero o scozzese ? Notizia uscita se non sbaglio poco prima del caos di piazza Tahrir e della susseguente defenestrazione di Zahi Hawass.

      Salto di palo in frasca. Per quel che riguarda invece le piramidi e come furono costruite, direi che l'ipotesi che più mi convince è quella di Houdin e delle rampe interne. Ho sempre pensato che sia le rampe avvolgenti esterne che una mega rampa unica enorme fossero assurde. Tenete presente che contemporaneamente alla piramide, tutto intorno venivano costruiti il tempio a valle e la rampa processionale che confluiva alla base della piramide stessa e probabilmente anche le tombe dei dignitari, lasciando relativamente poco spazio di manovra agli operai. Sulle tecniche andrei a vedere le altre piramidi in rovina o non finite, dove si nota uno scavo di una fossa centrale che scende nel sottosuolo (Abu Rawash/Zawyet el Aran per esempio), gradoni sovrapposti e quelle che dal satellite sembrano delle brevi e numerose rampe esterne che probabilmente servivano da andirivieni per il trasporto delle pietre (concordo sul sistema di slitte e sabbia bagnata). Riguardo ai tempi e al numero di operai, questi non dovevano essere più di tanti onde evitare di intralciarsi tra di loro, Semmai il numero serviva per turnare il lavoro massacrante. Sui tempi, bisogna considerare che di notte non si lavorava (per bravi che siano stati non avevano ancora inventato le lampade alogene :) ) e che quindi avessero un sistema tutto sommato abbastanza veloce nell'innalzare questi mastodonti. Pensate al solo Snefru che si è fatto costruire non una, ma ben tre piramidi durante il suo regno (Meidum e Dashur romboidale + rossa) e solo di poco più piccole di quelle di Khufu e Khafre. Interessante anche l'idea di un presunto cemento utilizzato per far combaciare i blocchi di pietra, un po' meno per costruire dei blocchi veri e propri. Che ne dici ?

      Altri argomenti di discussione da proporre:
      quanto ha influito il cantico della natura di Akhenaton sugli ebrei, nella stesura di parte della bibbia e il culto dell'Aton sulla nascita della religione ebraica stessa? Mosè era un dignitario dello stesso Akhenaton (Mosè = M (e) s w = Mosis ) o di qualche faraone successivo? Il racconto dell'esodo e l'odio verso gli egiziani potrebbe essere una storia inventata per vendicarsi della cacciata degli Hyksos, i quali sarebbero stati una stirpe semitica , re pastori provenienti dalla futura terra promessa? La stessa lingua ebrea sembra avere molte assonanze con quella egizia e l'influenza sul popolo di Abramo mi sembra evidente.

      Che Maat ci protegga e ci guidi sempre sulla giusta via

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    3. Questi sono punti molto interessanti e di certo complessi da approfondire in un commento, ma prometto che risponderò ad ognuno di questi punti con dei post appositi, in modo che così le mie risposte siano sufficientemente esaustive e non buttate lì. Ti chiedo solo la pazienza di seguirmi perché ho già dei post pronti per le prossime settimane, ma in questi giorni scriverò i vari post che serviranno a darti delle risposte vere e non di circostanza. Ti anticipo anche che su molti punti io sono d'accordo.

      Ginevra

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    4. Grazie a te che mi rispondi (e se non mi anticipi né arriveranno sicuramente degli altri). Novità grafiche a quanto vedo (ogni volta cambia lo sfondo). Interessante anche il viaggio proposto, peccato che abbia già dovuto pianificare il periodo di ferie, altrimenti un pensierino ce l'avrei fatto.

      Luca

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    5. Sono cinque anni che scrivo in questo blog e non ho ancora trovato una veste grafica che mi piaccia veramente! X)

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Il mio nuovo libro: Immortali - Le mummie di uomini e donne dell'antico Egitto.

 Con questo post voglio inaugurare il nuovo blog. Ormai è passato circa un anno dal mio ultimo post ed è arrivato il momento per me di torna...