''In verità, il paese gira come la ruota del vasaio..In verità, il deserto è esteso sulla terra coltivata''
Queste terribili parole, tratte dalle Lamentazioni di Ipu-ur, sono un autentico riflesso della tremenda confusione che si ebbe in Editto durante il Primo Periodo Intermedio in cui la monarchia egizia subì la sua prima grave crisi. Le cause della fine dell'Antico Regno furono svariate e tra esse vi furono gli eccessivi tributi per il mantenimento del culto funerario, l'esenzione dei sacerdoti e dei nobili e il crescente potere di questi ultimi. Il Delta fu invaso dagli Asiatici e si scatenò una rivoluzione cui seguì un periodo di anarchia. Secondo Manetone, durante la VII dinastia si succedettero 70 re in 70 giorni. Con il numero 70 intende dire innumerevoli. L'VIII dinastia fu composta da discendenti di quella menfita; conosciamo i nomi di alcuni faraoni. Iti e Imutes inviarono spedizioni allo Wadi Hammamat per ottenere pietre con cui costruire le loro piramidi. All'VIII dinastia seguirono la IX e la X; la capitale fu trasferita a Eracleopoli Magna. Il cambio di dinastia avvenne quando Acotes, nomarca di Eracleopoli, rovesciò Neferikare. Il paese era in crisi: non venivano più compiute spedizioni alle miniere di turchese del Sinai e in Nubia e non si commerciava nemmeno con Biblo. I nomarchi di Eracleopoli lottavano con gli Asiatici per scacciali dal Delta. Ankhtifi, nomarca di Ieracompoli, riuscì, durante il regno di Neferkare VIII, a controllare Edfu. Nel frattempo, a Tebe, una famiglia di nomarchi chiamati Inyotef mostròp la sua intenzione di dominare il paese. Essi si proclamarono faraoni dell'Alto e del Basso Egitto e, racchiudendo il loro nome in un serekh, fondarono l'XI dinastia. Nel 2133 a.C., il nomarca di Tebe, Mentuhotep I, si dichiarò indipendente, iniziò così una guerra civile. Il confine tra queste due fazioni era a Thinis; i nomarchi di Asyut appoggiavano Eracleopoli. Il conflitto terminò con la presa di questa città nel 2010 a.C. e la riunificazione dell'Egitto sotto Montuhotep II (a destra), che fu il vero fondatore del Medio Regno.
Occhio Ginevra, che (se non è il mio mac a fare le bizze), non si leggono le prime parole del lamento di Ipu-ur cui fai riferimento!
RispondiEliminaLe lamentazioni di Ipu-ur sono state paragonate a quelle di Geremia nella Bibbia (o meglio il contrario per questioni di cronologia). E' strano che per due volte nella storia egizia, delle tensioni interne ed un vuoto di potere hanno lasciato senza sorveglianza la porta verso est, e "qualcuno" ne ha approfittato. Strano che abbiano ripetuto l'errore. Però per quel poco che ne so io, credo che ci sia una differenza fra questo primo caso e il secondo più tardi, con l'invasione dei "governatori dei paesi stranieri" (Hekaukasut/Hiksos). Quì abbiamo un forzato ribilanciamento (con guerra civile) di uno strapotere interno che forse a sua volta era nato per controbilanciare lo strapotere faraonico. Quindi chi approfitta entrando nel delta, ha gioco facile. Nel secondo caso, forse c'è solo una pressione di popolazioni (come gli Hurriti di mitanni) che arrivano a cavallo di una innovazione straordinaria quanto inarrestabile! il carro da combattimento trainato da due o più cavalli. Non a caso il geroglifico che ritrae di profilo la sagoma del cocchio, si legge hurrit (se non ricordo male), come la popolazione che lo ha introdotto e aratha=carro in lingua mitannica(praticamente sanscrito)... correggimi se dico strafalcioni. io non conosco le lingue antiche se non qualcosa qua e la letto e appreso solo per passione, ma nella parola egizia ASŜMiT = cavallo, non c'è il composto ASSU=cavallo(aswa/aspa) e ŜMiT che onomatopeicamente mi richiama semit(semiti)? Simile considerazione la farei per ASSTT (asiatici)... erro? grazie Ginevra, è un piacere leggerti e aver lumi, Claudio.
Grazie sei per me preziosa.
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