Le onorificenze che il faraone conferiva consistevano in collane e armi decorate. Il sovrano le concedeva nel corso di una cerimonia che iniziava dalla casa stessa del premiato. Quest'ultimo, funzionario o soldato, si recava a palazzo, dove lo attendeva il faraone. Anche se la maggior parte delle onorificenze premiava il valore in battaglia, altre erano per la fedeltà al sovrano. Un documento dell'ufficiale Ahmose, figlio di Abana, rinvenuto nella sua tomba di el-Kab, informa di alcuni doni offerti dal faraone ai soldati '' parlo a tutti gli uomini, affinché conosciate tutti i favori che ho ricevuto. Mi fu concesso oro sette volte in presenza di tutto il paese e schiavi allo stesso modo, e mi furono dati in proprietà moltissimi campi''.
Per la maggior parte, i premiati erano funzionari vicini alla corte, i rilievi della necropoli di Akhenaton, l'attuale Tell el-Amarna, raffigurano la consegna di onorificenze, come quella dove Ay viene raffigurato con un cono di profumo sulla testa, mentre riceve una grande collana e sul collo sfoggia sei collane con piccoli dischi d'oro. Le collane concesse dal faraone erano l'oro del valore o la collana dell'onore; ''la fama di chi è valoroso proviene da ciò che ha fatto'', recitava un testo dell'antico Egitto.
Una delle onorificenze più famose e conosciute nell'antico Egitto era la collana dalle mosche d'oro. Già dai primi tempi la mosca aveva per gli egizi valore di prevenzione e protezione. Nelle epoche predinastiche compaiono amuleti di pietra a forma di mosche, così come pitture su ceramiche con questo insetto. A partire dal Nuovo Regno esiste già l'onorificenza dell'Ordine della Mosca dorata o Mosca del valore. Come la mosca punge gli animali, il soldato ''pungeva'' i suoi nemici. Alcuni soldati, come un generale agli ordini di Thutmosi I, ricevettero sei mosche d'oro per il coraggio dimostrato davanti ai nemici. Ma queste onorificenze non furono riservate soltanto ai soldati, poiché sono state rinvenute collane con mosche d'oro nelle tombe di diverse spose di Thutmosi III. L'esempio migliore è quello della regina Ahotep, madre del faraone Ahmose, della XVIII dinastia, fondatore del Nuovo Regno; a lei fu concessa per il ruolo politico nella guerra che condusse alla cacciata degli hyksos.
Ciao, scusa ma non è possibile, secondo te, che il senso della scelta della mosca, come onorificenza militare così ambita, sia da ricercarsi nel fatto che, il soldato di valore è colui che a fine battaglia sopravvive grazie al suo coraggio, che lo distingue dagli altri, e parimenti, sopravvivendo lascia dietro di se, sul campo nemico, solo le mosche (sui cadaveri). ???
RispondiEliminaCiao Ginevra,
RispondiEliminaintendevo dire che forse, la scelta della mosca, come simbolo di onore militare, stà nel fatto che a fine battaglia, sopravvive solo chi lascia dietro di se sul campo, solo le mosche sui cadaveri nemici.
Mi domandavo se ti sembra una ipotesi possibile, per "giustificare" la scelta della mosca come simbolo della più alta onorificenza militare. infondo avrebbero potuto scegliere l'ape, o la formica, che sono animali efficienti, ben organizzati in una struttura simile a quella militare, piuttosto che la mosca. Volevo una tua opinione o magari ci sono altre motivazioni per cui hanno scelto la mosca?
Un saluto, Claudio.
Si avevo letto che le malattie più diffuse erano quelle agli occhi, ma credevo fosse imputabile più alla sabbia del deserto e la gran luce o altro; non sapevo che usassero tanta tolleranza per le mosche, che poi tanto pulitine non sono. Certo è comprensibile che in una società in buona parte superstiziosa, fosse difficile vincere il timore di recar danno ad un essere che protegge. Mi pare che la parola per mosca fosse "afef", inoltre da qualche parte ho letto che probabilmente l'uso, sia maschile che femminile, di truccarsi pesantemente gli occhi e le palpebre, avesse anche una funzione preventiva, proteggendo l'occhio dall'intensa luce.
RispondiElimina...Ginevra dalla mano fatata, un saluto e alla prossima, Claudio.