lunedì 18 ottobre 2010

La festa Sed: il giubileo del faraone


In accordo con la sua dimensione umana, il re era soggetto al deperimento fisico con il passare degli anni. Tuttavia, in quanto essere divino, egli non poteva subire un così grave contrasto. Per risolverlo era necessario, attraverso i riti della festa Sed, o Heb Sed, un rinnovamento completo delle sue forze vitali. La festa Sed era uno degli eventi più importanti del regno di un faraone; perciò, la maggior parte dei codumenti che la riguardano esprime il desiderio di celebrare giubilei. Tale desiderio, sembra essere in qualche modo collegato al tempo, alal durata della vita e del regno: terminare il periodo che segna una ''generazione di 30 anni''. Una volta finito questo periodo, le forze vitali del re dovevano rinnovarsi. La prima festa Sed, tranne alcune eccezioni, veniva celebrata nel 30°anno di regno, e alcuni faraoni ebbero occasione di ripeterla a intervalli più brevi, di tre o quattro anni. Ramses II arrivò a celebrare quattordici feste Sed. Tuttavia, non ci è giunta nessuna testimonianza completa di questa festa; è molto probabile che i riti compiuti fossero scritti su papiro. Quando il sovrano aveva rinnovato le sue forze vitali, eseguiva una corsa rituale, prova del rinnovamento della sua forza fisica. In un rilievo della ''Cappella Rossa'', che la regina Hatshepsut fece erigere nel grande tempio di Amon, a Karnak, la sovrana è raffigurata mentre compie la corsa rituale in compagnia del toro Api. Uno dei momenti culminanti dell'Heb Sed era quando il sovrano veniva incoronato nuovamente re dell'Alto e del Basso Egitto. A Deir-el Bahri, Howard Carter, scoprì una grandiosa statua del re Nebhepetra Montuhotep II (a destra), realizzata in pietra arenaria dipinta, avvolta in lino e posta vicino a un sarcofago vuoto. La statua era sdraiata sul fianco sinistro, posizione nella quale venivano sistemati i morti nel Medio Regno. Raffigura il re seduto, con la corona rossa del Basso Egitto e il corpo avvolto nella tunica della festa Sed. Si tratta di uno dei pochi esempi giunti fino a noi della sepoltura di una statua durante la celebrazione dei rituali dell'Heb Sed. Essa simboleggiava il re invecchiato che andava a ''riposare'' nella tomba in attesa di recuperare le sue energie vitali in tale festa.

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