venerdì 21 gennaio 2011

Cheope e i maghi


La serie di racconti Cheope e i maghi è generalmente nota con il nome di Storie del Papiro Westcar, in onore del proprietari, che portò il papiro dell'Egitto in Europa nella prima metà del XIX secolo. Questo manoscritto sembra risalire all'epoca degli Hyksos (1730-1537 a.C.), benché sia forse una copia di un altro testo più antico, forse della XII dinastia. Attualmente è conservato nel Museo di Berlino. I racconti sono indipendenti ma organizzati in una sequenza come ''narrazioni concatenate''. Il loro esemplare successivo, e molto più noto, è costituito da Le Mille e una Notte e il ruolo riservato al crudele re Shahriyar è svolto qui da un sovrano buono, il faraone Cheope della IV dinastia. Sembra che egli si stesse annoiando, per cui convocò i propri figli affinché gli raccontassero delle storie. E poiché erano nove, si suppone che il manoscritto comprendesse altrettanti racconti. Ma il papiro che si è conservato è incompleto; vi sono solo quattro racconti, in diverso stato. Del primo rimane soltanto la formula finale; si ignora il contenuto. Il secondo, malgrado le lacune, racconta di un marito ingannato e della sua successiva vendetta compiuta grazie alla magia. Il terzo narra di un mago che, in virtù dei suoi straordinari poteri, recupera un gioiello dal fondo del lago. Il quarto descrive le capacità magiche di un personaggio di nome Dyedi.

''Gli portano un'oca alla quale tagliarono la testa..allora Dyedi pronunciò le sue parole magiche e il corpo dell'animale rinvenne, così come la sua testa, e le sue parti si unirono e l'oca cominciò a starnazzare..Allora sua maestà ordinò di portare un bue, cui fu tagliata la testa: Dyedi ripetè le parole magiche e il bue tornò in piedi..''

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