lunedì 21 febbraio 2011

Introduzione al Pantheon egizio

Risulta molto laborioso prendere in esame l'intero mondo delle credenze religiose dell'antica civiltà egizia a causa dello sterminato numero di divinità. Non manca qualche studioso che ha teorizzato che all'inizio dell'Antico Regno esistesse una nozione sostanzialmente monoteista. Basa la sua teoria sui testi più antichi in cui si accenna ad un dio senza attributi, quindi concepito come unico: il dio, non un dio. Essere supremo, onnipotente, giudice. Studi più recenti concepiscono il mondo degli dei come modellato sugli schemi socio-politici del paese: ogni distretto, città, villaggio o santuario aveva, per antica tradizione, il suo nume tutelare. Sostanzialmente, quindi, si deve parlare di politeismo. Nell'arte parietale, sia dipinta che scolpita, o sui papiri, le divinità erano minutamente raffigurate con i costumi e attributi loro propri in modo che fossero chiaramente riconoscibili. Sugli scarabei, la dimensione ridotta obbliga ad una miniaturizzazione, ma la riconoscibilità rimane inalterata. E' solo dal Medio Regno, e molto raramente, che le divinità cominciano ad essere raffigurate sugli scarabei.

Amon, l'inconoscibile, il nascosto, è il dio originario di Tebe che, a partire dalla XII dinastia, assurge al titolo di Sovrano degli dei, sostituendo il dio indigeno Montù. Durante la XVIII dinastia si unisce sincreticamente a Ra, il dio-sole, dando origine ad Amon-Ra.

Ptah, patrono degli artigiani, era venerato a Menfi. Non è raro trovarlo raffigurato su scarabei. Ha l'aspetto di un uomo chiuso in una guaina mummiforme, con il cranio rasato o calzante una cuffia aderente e la barba rituale; tra le mani, davanti a sé, tiene lo scettro Was.

Osiride di Busiris, tra gli dei più antichi, fu anche tra i più popolari e venerati. Simboleggiava la fertilità del mondo vegetale. Secondo il mito, fu ucciso dal fratello Seth e risuscitò nell'Aldilà divenendone il sovrano e giudice dei defunti. Fu detto anche Unnefer (il perfetto). Effigiato molto frequentemente nella statuaria e nella pittura parietale, è molto raro trovarlo raffigurato sugli scarabei. Qualche volta compare con il suo appellativo.

Iside, dea madre per eccellenza che allatta Horus bambino e controparte femminile di Osiride, è determinata dalla presenza del fonema del suo nome (il trono ast, ma che potrebbe anche voler significare: affetto).

Seth, dio del deserto e delle forze violente della natura, era adorato ad Ombos. Nel mito osiriaco uccide suo fratello Osiride, viene proscritto e gli animali a lui connessi diventano simboli negativi: asino, gazzella, ippopotamo e coccodrillo. Fu raffigurato come un animale non identificato, detto animale di Seth o come uomo con la testa di questo animale. Fu dio degli Hyksos, probabilmente per la sua somiglianza con Baal. Tornò in auge con i ramessidi e fu rappresentato su scarabei durante le dinastie XIX e XX.

Hathor, la dea dalla testa di vacca, era considerata la nutrice del faraone. Rappresentava inoltre la volta celeste. Si dice che, in questa forma sia una delle più antiche e che il suo culto provenga dal Sud. Poi, il mito riporta che quando Isis intercesse con Horus per salvare la vita di Set, ormai sconfitto, questi, in un impeto d'ira, tagliò la testa alla madre. Ma Ptah, che era presente, la sostituì prontamente e provvisoriamente con una di vacca. Da allora, Isis viene anche adorata come Hathor, portando sul capo due corna che circondano il disco solare.

Taweret, la Grossa, aveva corpo di ippopotamo, zampe di leone, dorso e coda di coccodrillo e braccia umane. Protettrice della gravidanza, del parto e dell'allattamento, il suo attributo era il segno ''sa'' con significato di protezione e talvolta impugnava un coltello o una torcia.

Bes, raffigurato come un piccolo uomo deforme, forse un pigmeo, con il capo calzante un modio piumato, che ha fatto pensare ad una sua origine africana, folta barba, orecchie e coda leonine, Bes era una divinità minore cara alla devozione popolare. Associato a Tawret era protettore della casa, dei bambini e delle partorienti. Quasi sempre rappresentato di fronte.

Selket , dea della magia. Era rappresentata sui sarcofagi come uno scorpione dalla testa di donna, oppure come una donna con in testa uno scorpione.

Sobek era adorato nella zona del Fayum, con principale luogo di culto a Crocodilopoli (l'attuale Medinet el-Fayum), ed era rappresentato come uomo con testa di coccodrillo. In auge particolarmente durante la XII e XIII dinastie, alcuni re adottarono nomi teofori col suo nome.

Maat, dea della verità, della giustizia e dell'ordine cosmico, era rappresentata come donna con il capo sormontato da una piuma di struzzo che è anche il segno per il suo nome. Spesso rappresentata accovacciata sul cesto nb con un segno Ankh sulle ginocchia, specie nelle scene in cui è oggetto di offerta da parte del re.

Hapi, è una divinità del Nilo, genio ermafrodita dell'inondazione e dell'abbondanza. E' rappresentato con una specie di copricapo costituito da tre steli di papiro, emblema del Delta e del Basso Egitto, ed è spesso associato al vaso hs che, in questo esemplare, regge con la mano sinistra.

Thot era il dio lunare adorato principalmente ad Hermopoli, scriba degli dei, signore dei libri e dei discorsi, inventore delle arti e delle scienze. Era rappresentato come uomo con la testa di ibis, uccello che era uno dei suoi aspetti zoomorfi. L'altro era il babbuino con la testa sormontata dal crescente lunare, come lo vediamo in questo esemplare seduto dietro al dio-falco Horus di Behdet, con Corona Doppia e flagello, come personificazione del sovrano. Nell'Aldilà scriveva il resoconto del giudizio degli dei a carico del defunto. Nella XVIII dinastia, ma soprattutto nella XIX appare frequentemente negli scarabei con nomi reali.

Neith adorata nel Basso Egitto, la corona rossa sembra si debba proprio a lei, ed in particolare a Sais, è una Dea guerriera e viene raffigurata con arco e frecce. In seguito, verrà accomunata a Satet, sposa di Khnum e porterà ambedue le corone. Anch'essa è una divinità molto antica. I Greci la assimileranno ad Atena ed i Romani a Diana.

Nekhbet, dea rappresentata come un avvoltoio o una donna - avvoltoio, era la protettrice del regno e tutte le regine venivano considerate la sua incarnazione terrena.

Sakhmet, La Potente, era rappresentata come donna dalla testa di leone, avvolta in un'aderente tunica rossa, con in mano lo scettro papiriforme. Era manifestazione del calore distruttivo del sole. Dea della guerra, sgominava i nemici col calore incandescente del suo corpo. Apparteneva alla triade di Menfi insieme a Ptah, suo sposo, e Nefertum, suo figlio. Nell'esemplare è la figura a sinistra, dietro a Toth in forma di babbuino.

Anubi, dio delle strade e dei cammini, era raffigurato con il corpo di uomo con testa di sciacallo o interamente come sciacallo ed era l'inventore e patrono dei riti della mummificazione e dio dei morti. Come guardiano della sepoltura era raffigurato come sciacallo nero accucciato, le zampe anteriori distese in avanti e le orecchie dritte come appare nell'esemplare accanto.

Bastet, la dea gatta di Bubastis. Alle origini, Bastet era una divinità solare simboleggiante il benefico calore del sole ed era raffigurata come un gatto selvatico o come leonessa. Solo intorno al 1000 a.C. cominciò ad essere rappresentata come gatto domestico. Uno dei suoi epiteti era: Signora delle bende.

Mut, la donna avvoltoio. Il suo nome significa "madre", delle quali è quindi la protettrice. Assume particolare importanza nel Nuovo Regno, come controparte femminile di Ammon-Ra di Uaset (Tebe). Assieme a lui ed a Khonsu, forma la Triade di Tebe. Viene anche adorata come raddrizzatrice dei torti.

Nefti, figlia di Geb e Nut come Osiride, Iside e Set, era uno dei due nibbi (l'altro era la sorella), uccelli che gridavano lamenti funebri. Era anche la protettrice dei morti. Divenne sposa di Set, ma lo abbandonò dopo il fratricidio. Protettrice del focolare domestico, portava sul capo il disegno di un fornello. Ebbe un figlio, Anubis, che però forse non era stato generato da Set, bensì da Osiris.

Nut, sposa e sorella del Dio - terra Geb, era la dea del cielo e dei corpi celesti, e veniva rappresentata in una posizione ad arco sopra al marito, sostenuta dal padre Shu. Era la madre di tutte le stelle, e secondo il mito le partoriva tutte le sere per divorarle la mattina.

Geb , rappresentava la terra. Era fratello e sposo di Nut, ed era sempre rappresentato con lei sotto forma di uomo, talvolta con disegni di foglie o con un'oca, ideogramma del suo nome, sulla testa. Dall'unione tra Geb e Nut, nascono quattro figli: Osiride, Iside, Seth e Nefti che si sposano tra loro, formando le coppie Osiride-Iside e Seth-Nefti.

Ra, Dio del Sole che sorge, era una delle divinità principali. Veniva considerato il creatore dell'Universo, ed era protettore dello stato e della giustizia. Il Sole era la sua Barca, e con essa lui tutti i giorni attraversava il cielo. La rappresentazione classica lo vede come un occhio molto decorato, mentre, quando fu associato ad Horus, divenne molto simile a quest'ultimo. quindi raffigurato con la forma di un falco. Da qui, ATUM-RA o, più semplicemente, solo RA. Per autogenerazione, Atum-Ra diede vita a due figli: Tefnut e Shu.

Khonsu, figlio di Amon e di Mut, il suo nome significa "viaggiatore", probabilmente come riferimento al corso della Luna della quale costituisce la divinità. Una falce di Luna è infatti raffigurata, assieme al disco solare, sopra il suo capo.

Khnum, era il dio dalla testa di ariete dalle lunghe corna. Adorato soprattutto ad Elefantina nell'Alto Egitto, egli era il guardiano delle sorgenti del Nilo e presiedeva alle inondazioni, ma, soprattutto era il "vasaio" che aveva modellato sul suo tornio il genere umano e dato loro la vita. Forma una Triade con la sua sposa Satet.

Atum , il principale dio egizio, creatore del mondo e padre di tutti gli Dei. Ebbe origine dal "Nun", il brodo primordiale in cui già esisteva come spirito, ma divenne realtà solo quando Ptah ne pronunciò il nome

Aton, fu una delle maggiori divinità egizie. Rappresentato come un disco solare con tantissime braccia e mani, egli fu dichiarato unica divinità dal faraone Akhenaton, ma con la nascita di Tuthankamon la religione tornò politeista. Aton dava luce e calore agli uomini.

Wadjet, dea della mitologia egizia, fu in origine la divinità locale della città di Per-Wadjet, chiamata Buto dai Greci, capitale del 19. distretto del Basso Egitto. Divenne più tardi la dea protettrice del faraone e la personificazione del Basso Egitto, come la dea-avvoltoio Nekhbet lo era dell'Alto Egitto.

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