lunedì 2 maggio 2011
Principi e Principesse
Durante l'Antico Regno i principi riuscirono a ricoprire i più alti incarichi dell'Amministrazione. Il termine ''figlio del re'', corrispettivo per gli egizi del nostro ''principe'', non sempre indicava una relazione di discendenza filiale con il faraone. Durante la IV dinastia alcuni alti funzionari si fregiarono di tale titolo pur non essendo figli del re. Nel corso della V dinastia fecero la stessa cosa anche i funzionari comuni. Le tombe della V e della VI dinastia non indicano uno status superiore dei principi rispetto agli altri cortigiani; essi inoltre non appaiono quasi per nulla in ruoli governativi. Tale situazione si acuì durante il Medio Regno, periodo in cui solo qualche gran sacerdote del dio Ptah di Menfi fu ''figlio del re'', a parte gli eredi al trono. Nel Secondo Periodo Intermedio, invece, alcuni capi militari locali o dell'alto clero furono denominati ''principi''. Infine, nel Nuovo Regno i principi furono esclusi dal governo, tranne l'erede al trono, al quale fu conferito il titolo di ''Generale Capo''. Le figlie del re avevano una posizione differente rispetto ai principi, esse infatti, non erano ammesse nell'Amministrazione, eccetto in casi particolari. Nell'Antico Regno oltre alle figlie del re potevano fregiarsi del titolo di principessa anche delle semplici dame di alto rango o le mogli di alti funzionari (tuttavia, non è noto se ciò avvenisse per diritto proprio o se fosse dovuto alla carica del coniuge). Successivamente ricevettero il titolo di principesse solo le figlie del re, che rivestivano un ruolo importante nella successione al trono. Si verificarono, poi, anche dei casi in cui le principesse sposarono i propri padri o fratelli faraoni e sembra che questo tipo di matrimonio avesse a che fare più con la teologia (imitare gli dei distingueva la coppia reale dagli altri mortali) che con una questione di purezza di sangue. Inoltre, sia i principi sia le principesse erano allevati da ''nutrici reali'', che, in quanto spose di alti dignitari, appartenevano alle principali famiglie della nobiltà. Esistevano anche i tutori o educatori; alcuni di questi furono molto famosi come il visir di Thutmosi I, Imutes, o come Senmut, il ''padre-tutore'' della figlia di Hatshepsut, Neferura. L'educazione dei principi veniva perfezionata, poi, nella ''Casa dei discendenti della famiglia reale'', una scuola ubicata a corte alla quale avevano accesso anche i figli degli alti funzionari.
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