Nel Medio Regno l'Egitto recuperò la grandezza raggiunta durante quello Antico. Il potere dei primi governanti dell'XI dinastia abbracciava soltanto la zona di Tebe. Mentuhotep II unificò il paese (2040 a.C.) e fondò lì la capitale. I Faraoni dell'XI (2133-1991 a.C.) e della XII dinastia (1991-1786 a.C.) furono veri uomini di governo. Il loro nome di trono rifletteva quello degli dei che adoravano: Montu e Amon. Durante la XII dinastia la capitale fu trasferita a Ittauy, nel Fayum. Qui si concentrarono il potere politico e le costruzioni funerarie. Durante il Medio Regno, e soprattutto sotto la XII dinastia, l'Egitto si dedicò all'ampliamento delle frontiere. La zona del Deltaera stata occupata dai Libici; per evitare altre invasioni fu innalzata una muraglia, chiamata ''Muro del principe''. L'espansione avvenne verso sud, nella zona della Bassa Nubia, dove era fiorita una notevole civiltà, i faraoni della XII dinastia, soprattutto Sesostri III, costruirono fortezze e fissarono i limiti nella seconda cateratta. Lo sfruttamento delle miniere continuò e, con Amenemhet III, le relazioni commerciali con l'estero- e soprattutto con Biblo e Creta- si intensificarono. All'interno i normarchi furono privati delle cariche ereditarie, anche se non del potere. Le grandi opere di irrigazione mediante canali nella zona di el-Faiyum permisero di strappare terre al deserto. Nel campo religioso vi fu una ''democratizzazione'' dell'aldilà e la crescente ascesa del culto a Osiride; Busiris e Abido divennero i centri principali di pellegrinaggio.
La vita quotidiana trascorreva tranquilla durante il Medio Regno. All'inizio vi furono cattivi raccolti, per cui si soffrì la fame; ma, grazie ai piani di irrigazione di el-Faiyum, il cibo fu assicurato. La coltivazione dei cereali continuò a essere la più importante; l'eccedenza veniva conservata nei granai reali per compensare il raccolto dell'anno seguente.
A quest'epoca risalgono testimonianze di casi di fuga di contadini che non volevano svolgere il lavoro gratuito obbligatorio fissato dallo Stato. Con i cereali si preparava la pasta con cui si lavorava il pane, che in questo periodo era ancora fatto in casa. Questa stessa pasta veniva utilizzata per produrre la birra, che, insieme ai vari tipi di frutta e ortaggi, era alla base della dieta degli Egizi. Gli animali domestici, come la capra, la pecora e, in minor misura, il maiale, oltre ai vari uccelli cacciati, completavano la dieta. Anche se la maggior parte della popolazione era costituita da contadini, esistevano altri mestieri, come quello del falegname, tessitore o macellaio, come si vede nei modellini funerari. La gioielleria raggiunge l'apice. La letteratura visse un'epoca di splendore, con lo sviluppo del cosiddetto '' egiziano classico'' e veri e propri capolavori, come la Storia di Sinuhe.
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