La regina Hetepheres era la moglie del Faraone Snefru e
madre di Cheope. La sua tomba venne trovata nel 1925 nel cimitero est di Giza
da una missione americana, guidata dall’Egittologo Reisner. Nel febbraio
di quell'anno, uno dei fotografi che facevano parte delle
spedizione americana stava cercando di sistemare il cavalletto della
macchina fotografica nei pressi di un angolo di una delle piccole piramidi
attorno alla piramide di Cheope, quando scoprì, del tutto casualmente, un
ammasso di gesso che nascondeva l’imboccatura, ostruita da pietre squadrate, di
una galleria scavata nella roccia. Questa galleria iniziava con dodici gradini
per poi finire, dopo qualche metro, in un pozzo pieno di detriti. Nella
speranza di essere di fronte all'ingresso di una tomba inviolata, la
missione iniziò i lavori di svuotamento del pozzo. A 7 metri di profondità
venne trovata una nicchia murata al cui interno c’erano due recipienti per il
vino, un cranio e alcune ossa di toro, avvolte in stuoie di canne. Davanti alla
nicchia vi erano in oltre dei resti di carbone, il che fece ritenere agli
studiosi americani che si trattasse semplicemente di un offerta funeraria
consistente nell'aspersione di fumo odoroso tramite la bruciature di
un legno fragrante.
Tuttavia, continuando lo scavo, a 26 metri si arrivò a
toccare il soffitto di una camera sepolcrale. Dopo alcuni mesi, la camera fu
finalmente aperta. All'interno vi era un sarcofago in alabastro,
mentre il pavimento era ricoperto, oltre che da vasi e altri suppellettili, da
numerosi frammenti d’oro e di intarsi caduti dal mobilio in legno
accatastato e in parte decomposto. Il ricco arredo funerario lasciava pensare
che la tomba fosse appartenuta a un personaggio di rango elevato, il cui nome
rimaneva però ancora sconosciuto. Dopo un mese, una scoperta risolse
fortunatamente questo mistero. Alcuni geroglifici d’oro, incastonati in un
legno decomposto, restituirono un iscrizione: “la madre del Re dell’Alto e
del Basso Egitto… Hetepheres”. Era stata dunque portata alla luce la più
antica sepoltura inviolata appartenuta a un membro della famiglia regale, ossia
alla madre di Cheope, la quale era rimasta chiusa indisturbata nella sua tomba
per più di 4000 anni. Dopo alcuni lavori di recupero del materiale, rimaneva
l’ultimo importante compito, ossia l’apertura del sarcofago. Gli archeologi
ruppero dapprima i cinque sigilli che ne garantivano la chiusura e finalmente
poterono sollevare il coperchio. Purtroppo però una amara sorpresa li
attendeva: il sarcofago era completamente vuoto. Ma come era possibile? Reisner
aveva trovato nel fondo del pozzo alcuni vasi, come essi fossero stati
gettati all'ultimo momento; in oltre aveva notato tracce di
forzatura nell'apertura del sarcofago. Su questa base, lo studioso
americano avanzò un ipotesi, più o meno convincente. Forse la regina
Hetepheres, alla sua morte, venne sepolta in una tomba a Dashur, nei
pressi della piramide del suo sposo Snefru. In seguito, dopo essere stato
informato di un tentativo di saccheggio della tomba materna, Cheope ordinò di
far costruire una nuova sepoltura per la madre nelle immediate vicinanze della
sua piramide a Giza, dove avrebbe potuto godere di maggiori controlli.
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