"Oh, figlio mio Thutmosi! Io sono tuo padre Horakhty, Khepri, Ra, Atum". Coì parlò la Sfinge a un giovane principe, spingendolo a rimuovere la sabbia che la copriva, in cambio del trono. Egli regnò in Egitto con il nome di Thutmosi IV.
Il regno di Thutmosi IV (1412-1402 a.C.) fu breve, ma segnò un'epoca di pace per l'Egitto. Suo padre, Amnehotep II, lo aveva associato al trono anche se non era il primogenito. I due fratelli maggiori erano morti prima del padre e così il regno spettò al più giovane. Per consolidare il suo trono, i sacerdoti tebani del dio Amon elaborarono una serie di predizioni dell'oracolo, che lo legittimavano come faraone. Nonostante tutto, secondo una leggende, Thutmosi IV doveva il trono alla Sfinge di Giza. Un giorno, mentre era a caccia, si sedette alla sua ombra. A quell'epoca la Sfinge era coperta di sabbia. Il giovane fece un sogno in cui essa gli parlò: "Io ti porrò a capo del regno dei viventi; tu porterai la corona bianca e quella rossa sul trono di Geb, principe degli dei. (...) Ora la sabbia del deserto mi tormenta, quella sabbia che un tempo era sotto di me. Occupati di me, affinché tu possa realizzare tutto ciò che desidero. Io so che tu sei mio figlio e mio protettore". Così, Thutmosi fece rimuovere la sabbia e restaurare la Sfinge. Tra le sue zampe fece erigere una stele sulla quale si raccontava il sogno. In cambio la Sfinge, come rappresentazione del dio Harmakhuis, lo trasformò nel faraone Thutmosi IV.
Così come risultava nella stele della Sfinge di Giza, Thutmosi favorì il culto di Eliopoli. Tolse al sommo sacerdote di Amon la carica di visir e di ministro delle finanze, e per evitare che aumentasse il suo potere lo nominò lui stesso. In politica estera, soffocò una ribellione nella Nubia con l'aiuto di Amon, con cui parlò a Konosso. Non abbiamo notizie di campagne militari in Asia, anche se Thutmosi conquistò una fortezza siriaca dove si limitò a esercitare funzioni di polizia. Conosciamo i rapporti tesi con i vicini asiatici grazie alla corrispondenza cuneiforme con i Mitanni. Per rafforzare l'alleanza con quest'ultimi, fu combinato un matrimonio con Mutemuya, una figlia di Artatama I, quando Thutmosi era ancora principe. Da questa unione nacque il suo erede: Amenhotep III.
Di seguito riporto la traduzione della Stele del Sogno di Breasted:
Di seguito riporto la traduzione della Stele del Sogno di Breasted:
- Anno I, terzo mese della prima stagione, giorno diciannove, sotto la maestà di Horo, toro possente che genera splendore, le due dee, duraturo nella sovranità come Atum, Horo d’oro, potente di spada, che respinge i nove archi, Re dell’alto e del basso Egitto, MenkheperwRa, figlio di Ra, Tothmosis, splendente nelle sue corone, amato da ……, da vita, stabilità, soddisfazione come Ra per l’eternità.
- Vita al dio degli dei, figlio di Atum, protettore di Horhaket, immagine vivente del Signore dell’universo, sovrano generato da Ra, eccellente erede di Khepri, bello di viso come suo padre, che uscì dotato della forma di Horo su di lui, un Re che… gli dei, che …. il favore dell’enneade degli dei, che purifica Eliopoli;
- Che soddisfa Ra, che abbellisce Menfi, che presenta la verità ad Atum, che la offre a colui che è a sud del suo muro (Ptah), che fa un monumento per fare offerta giornaliera ad Horo, che fa tutte le cose cercando benefici per gli dei del sud e del nord, che costruisce le loro case in calcare, che da in dotazione tutte le loro offerte, figlio di Atum, del suo corpo Tothmosis, splendente nelle sue corone come Ra;
- Erede di Horo sul suo trono, MenkheperwRa, da vita. Quando sua maestà era un giovanetto come Horo, la gioventù in Khemmis, la sua bellezza come il “protettore di suo padre”, egli appariva come il dio stesso. L’esercito si rallegrava per amore verso di lui, i figli del Re e tutti i dignitari. A quel tempo la sua forza era straripante, ed egli
- Ripeteva il circuito della sua potenza come il figlio di Nut. Guarda! Egli fece una cosa che gli diede piacere sugli altipiani del distretto di Menfi, sulle sue strade del sud e del nord, tirando a bersaglio con frecce di rame, cacciando leoni e capre selvagge, correndo sul suo carro, essendo il suo cavallo più rapido
- del vento, insieme con due del suo seguito, mentre non una persona lo conosceva. Ora, quando venne l’ora di far riposare i suoi accompagnatori, era sempre sulla spalla di Harmakhis, accanto a Soqar in Rosetau, Renutet in …. nei cieli, Nut… del settentrionale… la Signora del muro del sud, Sekhmet
- che presiede su Khas… lo splendido posto della prima volta del tempo, di fronte ai signori di Kherakha, la sacra strada degli dei verso la necropoli ad ovest di On (Eliopoli). Ora, la grandissima statua di Khepri (la grande Sfinge - la sfinge è una incarnazione del sole e khepri è il nome del solo che viene in esistenza) riposa in questo posto, la grande in valore, la splendida in forza, sulla quale l’ombra di Ra indugia. I quartieri di Menfi e tutte le città che sono presso di lui (si riferisce a Khepri) vengono a lui, levando le loro mani per lui in preghiera al suo viso,
- Portando grandi oblazioni per il suo Ka. Uno di questi giorni venne ad accadere che il figlio del re, Tothmosis, giunse correndo all’ora del mezzogiorno, ed egli si riposò all’ombra di questo grande dio. Una visione del sonno si impadronì di lui nell’ora di quando il sole è allo zenith,
- ed egli trovò la maestà di questo riverito dio che parla con la propria bocca, come un padre parla con suo figlio, dicendo: Ascoltami! Guardami! Figlio mio Tothmosis. Io sono tuo padre, Horemhaket-Khepri-Ra-Atum, che darà a te il mio reame
- in terra alla testa dei viventi. Tu indosserai la corona bianca e la corona rossa sul trono di Geb, il principe ereditario. Il Paese sarà tuo nella sua lunghezza e larghezza, su quello che l’occhio del signore dell’universo risplende. Il cibo delle due terre sarà tuo, il grande tributo di tutti i paesi, la durata di un lungo periodo di anni. Il mio viso è tuo, il mio desiderio è verso di te. Tu dovrai essere verso di me un protettore
- per il mio stato che è di essere sofferente in tutte le mie membra… la sabbia di questo deserto sul quale io sono, mi ha raggiunto, datti da fare per me, in modo che sia fatto ciò che io ho desiderato, sapendo che tu sei mio figlio, il mio protettore, vieni qui, guarda, io sono con te, io sono
- la tua guida. Quando ebbe finito questo discorso, questo figlio di re si risvegliò udendo questo…; egli capi le parole di questo dio, ed egli tacque nel suo cuore. Egli disse: “Venite, affrettiamoci alla nostra casa nella città, saranno garantite le oblazioni per questo dio
- che noi portiamo per lui: bovini… ed ogni sorta di vegetali freschi, e noi adoreremo Uennefer… Khafra, la statua fatta per Atum Horemhakhet....
Purtroppo il testo leggibile finisce qui, ci sono ancora alcuni frammenti di righe successive, fino alla 19, ma si leggono solo poche parole sparse relative ad ulteriori offerte.
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