Il faraone Amenhotep IV, meglio
noto come Akhenaton, fu il primo sovrano nella storia a instaurare una
religione pseudo-monoteista. Le circostanze della sua morte sono ancora da
chiarire, dato che la mummia reale non è stata ancora ufficialmente ritrovata,
nonostante i test del DNA recentemente eseguiti dall'equipe del Dott. Hawass.
L’esame della sua tomba, però, ha permesso di svelare qualche mistero.
Amenhotep IV lasciò un segno indelebile nella storia dell’antico Egitto,
arrivando a sfidare persino il clero tebano: si può dire, infatti, che egli fu
il primo vero rivoluzionario della storia. Probabilmente era un bambino
gracile, forse epilettico e soggetto a strani sogni: non particolarmente amato
dal padre, fu educato dalla madre e circondato dal timore reverenziale che
incuteva il clero di Amon. A soli quindici anni, alla morte del padre Amonhotep
III, il ragazzo divenne faraone con il nome di Amenhotep IV: probabilmente
regnò sull'Egitto dal 1372 al 1354 a.C. circa, e sposò la famosissima
Nefertiti. Nei primi quattro anni di regno, il nuovo re si attenne al culto dei
padri e venerò tutti gli dei del Pantheon egizio, tanto che il suo nome di
incoronazione era appunto Amenhotep, che vuol dire: “Amon è soddisfatto”.
Queste almeno sono le cose che gli egittologi hanno sempre creduto su questa
controversa figura, ma non ci sono certezze su cui basare queste ipotesi.
Il mistero della morte di
Akhenaton
Se ancora oggi la sua vita è per
noi un'incognita, possiamo solo immaginare quante cose noi egittologi ignoriamo
sulle circostanze della morte di Akhenaton. Alcuni pensano che sia stato
assassinato, ma finora non ci sono prove a sostegno di questa ipotesi. Persino
la mummia del faraone eretico e della sua sposta Nefertiti sono per noi
archeologi un punto interrogativo. Come se non bastasse, i nemici di Akhenaton
si accanirono contro le effigi del sovrano defunto, nell'intento di cancellare
ogni suo ricordo dalla storia dell’Egitto: sono pochi, infatti, i suoi ritratti
dipinti o scolpiti giunti fino a noi. Il nome del re venne cancellato anche dai
documenti, e divenne proibito persino pronunciarlo. Per di più, dopo la morte
di Akhenaton, i sacerdoti e i sostenitori delle vecchie credenze obbligarono
forse il suo successore Tutankhamon a evacuare la città di Akhetaton per
tornare a Tebe. Oggi, a Tell el Amarna, rimangono solo le tombe dei nobili che
servirono Akhenaton, come Huia, il suo tesoriere e ciambellano della regina. Le
scene dipinte in questi monumenti sono ricche di fascino, e danno un’idea di
quella che doveva essere la vita quotidiana nell'effimera città di Aton.
Le tombe reali di Tell el Amarna
Nulla lo conferma con certezza,
ma è probabile che le spoglie di Akhenaton siano state trasferite a Tebe
durante il regno di Tutankhamon. Tale idea è alla base del riconoscimento di
Akhenaton nella mummia ritrovata all'interno della KV55. Nel 2010 il Dott.
Hawass diede il via ad una vera e propria caccia al DNA di Akhenaton e dei suoi
parenti, confermando l’ipotesi precedente; tuttavia nulla è certo, poiché molti
studiosi nutrono forti dubbi sulla legittimità di questi esami. Inizialmente,
il sovrano fu certamente sepolto nella sua capitale, anche se in questa prima
tomba sono stati trovati solo pochi resti del loculo originale (in parte
ricostruito nel cortile del Museo egizio del Cairo). Quanto alla mummia di
Nefertiti, nel tempo, sono state fatte diverse ipotesi, tra cui quella della
"Giovane Dama" ritrovata all'interno della KV35, successivamente
smentita. Personalmente sono dell'idea invece che la mummia di Nefertiti si
trovasse si in quella tomba, ma che in realtà altro non sia che quella della "Dama
anziana", tale ipotesi però è basata solo su mie considerazioni personali
e non supportata da prove concrete. A Tell el Amarna sono state rinvenute due
necropoli, una a nord e l’altra a sud della città di Aton, scavate e studiate
nel 1891 da Eugenio Barsanti. La tomba vuota di Akhenaton è situata in una zona
poco distante dalla città, ed è orientata verso est, cioè nella direzione in
cui sorge Aton. Tutte le sepolture reali nella Valle dei Re, invece, sono
orientate verso ovest, il punto cardinale che gli egizi associavano
tradizionalmente all'aldilà. Anche la forma rettilinea dell’ultima dimora del re è
anomala rispetto alle usanze dell’epoca. Doveva trattarsi, in ogni caso, di un
monumento imponente: dopo alcune scalinate, vi è un largo corridoio lungo ben
ventotto metri che si affaccia su un pozzo; vi è poi un immensa camera
funeraria e una sequenza di sei sale e anticamere. Nella camera mortuaria
principale sono stati ritrovati dei frammenti del sarcofago di Ty, probabile
testimonianza del fatto che anche la regina madre fu sepolta all'inizio in questo luogo. Tale informazione apre uno scenario molto importante: nella KV55
furono ritrovati alcuni resti del corredo funebre della regina Ty, pertanto è
possibile immaginare che madre e figlio siano stati poi trasferiti insieme
nella tomba nella Valle dei Re e di conseguenza, la mummia
ritrovata all'interno potrebbe veramente appartenere ad Akhenaton.
All'ingresso della necropoli
amarniana, invece, gli archeologi hanno scoperto tracce della titolatura reale
di Akhenaton e frammenti del suo sarcofago. Altre prove della presenza delle
spoglie reali in questo monumento funerario sono costituite dai resti di un
dipinto raffigurante i funerali del re, anche se secondo il mio punto di vista
i funerali riprodotti non sono quelli di Akhenaton, ma quelli di Nefertiti, divenuta
coreggènte del marito con il nome Ankheperura Smenkhara, così facendo, dopo la
sua morte, Akhenaton assimilò il nome della moglie (Smenkhara) al proprio, ed
ecco perché questo nome viene reso al maschile o al femminile. Inoltre il Dr.
Barry Kemp ha recentemente ritrovato un anello in cui sono stati incisi i nomi
di Tutankhamon, Akhenaton e Smenkhara, forse altra prova a sostegno della mia
ipotesi. Di conseguenza, è possibile ipotizzare, che Akhenaton abbia voluto far
rappresentare gli avvenimenti più importanti del suo regno nella propria tomba,
come vedremo anche più avanti. Almeno questo aspetto, insomma, sembra essere
stato chiarito: il faraone "eretico" fu inumato prima a Tell el
Amarna, e in seguito trasferito altrove. Nonostante il pessimo stato di
conservazione, la tomba di Akhenaton lascia ancora intravedere alcune tracce
dell’antico splendore e, in particolare, della bellezza originaria dei
bassorilievi. Poco più in là, due sale contigue ospitano le sepolture di tre delle figlie del faraone: nella sala “alfa”, decorata con scene di adorazione
del disco solare e di disperazione davanti al corpo esanime della principessa,
giacquero probabilmente le spoglie di Neferneferura e Setepenra; la sala
“gamma”, invece, doveva essere la camera funeraria di Makhetaton. Quest’ultima
era la figlia prediletta del faraone e le dimensioni contenute della stanza
sembrano suggerire che la sua fu una morte precoce.
L'altra tomba di Amenhotep IV?
Nella Valle Ovest a Tebe, alle
spalle della Valle dei Re, esiste una sepoltura controversa: la WV23,
convenzionalmente associata al faraone Ay, che tuttavia suscita diversi
interrogativi. Personalmente reputo che tale tomba venne dapprima iniziata da
Akhenaton quando era ancora a Tebe e portava il nome di Amenhotep e poi
utilizzata come ultima dimora per Ay. Di fatti, così come suo padre (WV22), è
possibile che lui abbia deciso di farsi costruire una prima sepoltura in questa
zona della valle, per poi abbandonarla una volta arrivato ad Amarna; e succesivamente Horemheb, una volta salito al trono, preoccupandosi della propria
sepoltura, abbia deciso di adagiarci i resti del suo predecessore: Ay. Si
spiegherebbe così anche l'accanimento sui cartigli reali delle figure
rappresentate all'interno della tomba, fattore che non avrebbe senso
altrimenti. Tutto questo resta comunque ipotetico.
Diamo la parola a un collega...
Il Dr.Biagini è un esperto del
periodo amarniano, al quale ha dedicato vent'anni di ricerche, ecco le sue
personali impressioni:
"Di certo non si può negare il fatto che stiamo parlando di
uno dei faraoni più importati della millenaria storia Egizia, e personalmente
lo annovererei anche tra i più “interessanti” personaggi che hanno calcato
questa terra (parafrasando Manzoni con Napoleone). L’uomo Akhenaton è divenuto
lui stesso un archetipo sul quale poi la storia ha “costruito” altri personaggi
più o meno leggendari. Non è certo un mistero che il periodo amarniano sia uno
dei periodi storici più intriganti ed intricati, questo rende Akhenaton stesso
più affascinante, più di quanto già non lo sia di per sé; trovo in questo caso
che la psicologia dell’uomo Akhenaton o meglio, quello che di riflesso è giunto
fino a noi, sia ancora più interessante di tutte le storie costruite sopra di lui
e di tutte le leggende dalle quali si è voluto far discendere il monoteismo,
l’ebraismo e per ultimo il cristianesimo stesso, tutto questo non fa altro che
contribuire ad aumentare la pressione sulla sua storia e su quello che ha
saputo e potuto realizzare in così poco tempo. Vista in questa ottica, sono
stati 20 anni circa di regno.. se ci si pensa bene sono nulla in confronto a
millenni di storia Egizia, ma 20 anni che di fatto hanno decisamente lasciato
il segno. Detto questo, possiamo sicuramente affermare che dal punto di vista
archeologico Akhenaton rappresenta uno dei più longevi filoni di ricerca
storica e archeologica sia egizia che non. Molte sono le domande che la scienza
si pone riguardo Akhenaton. E’ il suo scheletro quello ritrovato nel sarcofago
sfigurato della KV55? Perché era lì? E Nefertiti che fine ha fatto? Cosa è
successo in quei 20 anni? E ne potremmo fare molte altre, queste sono quelle
che mi vengono per prime in mente. Personalmente penso (e preciso appunto che
questo è un mio pensiero) che la mummia della KV55 sia effettivamente quello
che resta del corpo di Akhenaton, così come quello è probabilmente il suo
sarcofago. Il motivo per cui è stato portato a Tebe, si può ipotizzare che sia
stato Tutankhamon (o chissà, lo stesso Ay) a far trasportare il sarcofago del
re da Akhetaton a Tebe. Certo non deve essere stato un evento facile da
digerire per gli Egizi, tanto da sfigurarne il sarcofago con il cartiglio
intagliato nel legno. La questione Nefertiti è oggi di gran moda; Nicholas Reeves ha dato uno scossone al mondo egittologico, indicando che nella
tomba di Tutankhamon siano presenti altre due stanze nascoste, da lui indicate
come stanze contenente le spoglie di Nefertiti. Certo la suggestione è tanta!
Sperare (e sognare direi) che dietro queste due pareti (che i radar hanno
confermato nascondere sicuramente due pertugi) possa nascondersi l’ultima
sepoltura della grande regina, non fa altro che accrescere la dimensione della
suggestione che dà il periodo Amarniano. Se ancora oggi, a distanza di quasi
3.500 anni, il nome di quest’uomo suscita emozione, stupore e meraviglia, vuol
dire che veramente lui, come pochi altri tra uomini e donne, hanno saputo
vincere la morte e diventare eterni."
Conclusioni
Purtroppo sulla questione Akhenaton è impossibile trarre il filo del discorso, l'unica speranza è che l'archeologia ci regali con il tempo nuove prove e altre sfaccettature di questa intrigante personalità. Nonostante l'archeologia, noi archeologi al momento non possiamo fare altro che ipotizzare e confrontarci tra di noi, sperando di poter un giorno arrivare ad una conclusione.
Ciao. La "pace al suo Ba e Kha" Omm Seti non aveva detto niente sull'argomento quando era in vita ? Sembra tra l' altro che avesse anche detto che Nefertiti era sepolta molto vicino a Tutankhamon, ma che nessuno avrebbe scoperto il suo sepolcro perché ben celato dove nessuno lo avrebbe cercato. Che Reeves ci abbia azzeccato ? Speriamo di sì. Secondo lui sembra che anche la famosa maschera del re Tut sia appartenuta a Nefertiti e lo si nota perchè ci sono tracce di sovrascrittura del cartiglio e per il fatto che i buchi per gli orecchini nei lobi non sono tipici dei maschi. Attendiamo con ansia ulteriori sviluppi.
RispondiEliminaTornando ad Akhenaton, penso che la cronologia dinastica fatta con il Dna sia corretta e che quindi lo scheletro di KV55 sia il suo, la "Elder lady" e la "Young lady" di KV35 siano rispettivamente la regina Tye e la mamma di Tut, Kya. Mi intriga che alla fine a occultare il tutto sia stato Horemeb. Ricordo la connessione tra la il fatto che anche la sua tomba KV57 aveva la camera del sarcofago occultata dietro un muro dipinto (si vede una figura di Dio (Osiride?)tagliata a metà all'ingresso della camera stessa) e come potrebbe essere stato fatto per Nefertiti in quella di Tut.